Pallanuoto: Area Tecnica – Pali in superiorità numerica – seconda puntata

PALLANUOTO: AREA TECNICA – PALI IN SUPERIORITÀ NUMERICA – SECONDA PUNTATA


Prosegue, con la pubblicazione della seconda puntata, l’approfondimento curato da Claudio Mistrangelo per Area Tecnica. Il tema trattato oggi è la Tattica individuale.Capitolo 3: TATTICA INDIVIDUALE3.1 TERMINOLOGIAI “Pali” hanno uno strano destino: ingiustamente sottovalutati nella considerazione diffusa rispetto ai tiratori esterni, si trovano anche variamente definiti nella definizione numerica delle posizioni. Così per alcuni sono rispettivamente 6 e 5, per altri 3 e 4… qui si definiranno semplicemente Palo 1 (posizione vicina al palo destro guardando la porta) e Palo 5 (posizione vicina al palo sinistro guardando la porta). Oppure si ricorrerà alla vecchia definizione numerica di F. Dennerlein, riportata nei suoi “Appunti sulla pallanuoto”, pubblicato dal SIT nel 1988 che prevede immaginando lo spostamento in 4-2 di posizione 3 questa numerazione:

 

3.2 PRINCÌPI E SCHEMI (O CONCETTI BASE)

Gli schemi, al contrario di quanto spesso si crede, sono movimenti collettivi “aperti” o meglio “semi aperti”. Ad un movimento iniziale dell’attacco corrispondono alcune reazioni possibili della difesa. Si ipotizzano solo le reazioni corrette che sono, quindi, in numero limitato e non gli errori che sono, invece, in numero potenzialmente infinito. Per questa limitata gamma di reazioni si preparano adeguate risposte che a sua volta ipotizzano un certo numero di reazioni … Lo schema, quindi, ha l’utilità di limitare le soluzioni di gioco così da aiutare e da preparare il giocatore alle risposte razionali dell’avversario così che il giocatore non si trovi di fronte ad un numero indefinito di soluzioni o ad una situazione imprevista. La possibilità dell’errore, del compagno o dell’avversario, più che la furbata tattica imprevista, mantiene permanente il carattere situazionale al gioco e conferma che la capacità tattica individuale del giocatore (trovare la miglior risposta a una situazione imprevista) è qualità imprescindibile che va, quindi, coltivata fin dalle categorie giovanili. Ci sono giocatori che, se l’allenatore chiede lo schema 1, lo continuano anche se il portiere avversario se ne va dalla porta …

Il principio è, invece, una norma generica che ha la forza (e la pretesa) di avere un valore universale indipendentemente dalla situazione: per esempio, attaccare 4 contro 3 è più vantaggioso per l’attacco che non attaccare in 6 contro 5 e, quindi, “bisogna tornare” … C’erano una volta grandi allenatori di giovani che ricorrevano a formule semplici che sentenziavano i principia: Lino Repetto era una fonte inesauribile di princìpi e alcuni li ha riportati nel suo testo: a titolo di esempio un fantastico “chi nuota a testa bassa finisce nella nassa”.

Ovviamente, il carattere situazionale del gioco impone eccezioni anche ai principia, ma dovessi dare un consiglio agli allenatori di giovani dire: meno schemi e più princìpi.

3.3 PRIMO CONCETTO BASE: LA COSTANTE DISPONIBILITA’ AL PASSAGGIO

Il Palo (1 e 5) deve essere sempre pronto. Deve sempre lavorare per “dettare” il passaggio dell’esterno, modificando il suo assetto in acqua in base alla posizione della palla così da essere sempre pronto alla ricezione e alla conclusione. Insomma, deve essere l’egoista che vuole sempre la palla: richiamerà su di sé le attenzioni dei difensori aprendo gli spazi e gli angoli di tiro all’altro Palo e agli attaccanti esterni.

3.4 SECONDO CONCETTO BASE: NON SUBIRE

Il Palo (1 e 5) non deve subire l’azione di appoggio del difensore che lo usa come tale per ergersi sopra l’acqua e coprire maggiormente la porta in collaborazione con il portiere. Il Palo può evitare questa azione sia sfilandosi via sia spostando il difensore che per stare alto oppone una resistenza inferiore allo spostamento: otterrà così di non consentire al difensore la copertura degli spazi – porta prefissati.

3.5 TERZO CONCETTO BASE: LA RICERCA DELLO SPAZIO

Il concetto base della tattica individuale è la ricerca dello spazio libero. Lo spazio libero si determina in base alla posizione della palla, dell’avversario o degli avversari e dei compagni. Alcuni esempi valgono più di molte parole.

3.5.1. Un esempio

 

Infatti Palo 5 con questo movimento obbliga il difensore a scegliere se:

• pressare su di lui lasciando allora libero il “corto” a +5;

 

• se rimanere chiuso lasciando a Palo 5 la possibilità di tiro.

 

3.5.2 Un secondo esempio

 

• non sbilanciarsi nel marcamento di Palo 1. questo consentirà a +1 di passare la palla al palo 1 che godrà di una conclusione ravvicinata.

 

• sbilanciarsi nel marcamento di Palo 1. Questo, però, consentirà a +1 di vedere Palo 5 che dovrà semplicemente avanzare sulla linea così da obbligare a una scelta il suo difensore.

 

Infatti, se il difensore di Palo 5 non lo seguirà, Palo 5 potrà schiacciare in porta relativamente indisturbato. Se lo seguirà verrà risucchiato al centro della porta e questo consentirà a +1 di servire +5 che avrà la possibilità di una conclusione ad angolo scoperto.

 

3.5.3 Alcune considerazioni

• I due esempi sono tra i casi più semplici che si possono riscontrare. Eppure non è così facile realizzarli nella realtà ed è per questo che bisogna allenare i giovani in queste esercitazioni di base. Non si sottolineerà mai abbastanza l’importanza della tattica individuale nella formazione giovanile.

L’inferiorità numerica è tra quelle esercitazioni che curano la tattica individuale non nell’isolamento, ma nei meccanismi base della tattica collettiva. Lo schema fantasioso e bellissimo può addirittura impedire l’acquisizione di queste abilità tattiche.

Contemporaneamente, potrà essere sviluppata la tecnica in regime tattico complesso (quanti fanno tutto bene nell’esercizio isolato e, poi, si perdono in partita !). Contemporaneamente, potrà essere sviluppata la forza specifica delle gambe.

L’inferiorità numerica è uno degli esercizi di sviluppo più importanti per i 14/18enni.

• Nei due casi-base per far “giocare” i pali si sono ipotizzati un tiratore esterno pericoloso e una scelta difensiva netta contro di lui: il tiratore esterno pericoloso rende più giocabile la superiorità numerica.

3.6 QUARTO CONCETTO BASE: LIMITE DELLO SPAZIO LIBERO

In tutti i due casi-base che abbiamo trattato il Palo si sposta verso la palla nello spazio libero, o muovendosi sulla linea dei 2 metri o uscendo dalla linea, e si allontana dalla marcatura più vicina. Il limite di questa azione verso la palla e lontano dalla marcatura è ovviamente l’altra eventuale marcatura esterna o di linea.

 

 

 

3.7 QUINTO CONCETTO BASE: L’ALLINEAMENTO DEI PALI

Meglio sarebbe dire: il NON allineamento dei Pali. Con questo si vuol sottolineare che i Pali non si devono muovere rimanendo tutti e due sulla stessa linea. Infatti, se ipotizziamo la palla in posizione 1, qualora i Pali fossero allineati il difensore in posizione centrale potrebbe facilmente marcare il passaggio ad entrambi e comunque oscurerebbe Palo 5 alla vista di +1. Sarà in questo caso quasi sicuramente Palo 1 a posizionarsi più largo e Palo 5 a rimanere sulla linea dei 2 metri come da esempi nel paragrafo 3.2.1.

Diciamo che lo schieramento base del 4-2 con palla in +1 è:

 

Ovviamente le eccezioni non mancano.

Se, per esempio, il difensore -2 scegliesse una difesa chiusa, coprendo Palo 1 e non salendo su +2, è evidente allora che Palo 1 dovrà schiacciarsi sulla linea o addirittura converrà che l’attaccante in +1 sposti la palla dentro i 2 metri avvicinando tutta la linea e, quindi, anche i tiratori esterni.