Continuiamo il viaggio nella storia biancorossa con i ricordi di uno dei più forti centroboa della pallanuoto italiana: Massimiliano Ferretti.
Quando mi è stato proposto di fornire un piccolo contributo scritto in occasione dei festeggiamenti per i 30 anni di Serie A della Rari Nantes Savona, ho accettato con grande entusiasmo.
E’ infatti un enorme piacere poter ripercorrere una delle esperienze sportive più “formative” della mia carriera.
Entriamo nella galleria dei ricordi!
L’Ing. Gervasio,
il Presidente del passaggio della Rari da società a gestione familiare a società professionistica.
Rammento il primo incontro nel suo ufficio.
Locali puliti e ordinati, quasi asettici, gli arredati spartani, un solo foglio bianco presente sulla sua scrivania ove annotava, con calligrafia minuscola, ma chiara, i punti essenziali della nostra futura collaborazione.
Rimasi impressionato dall’enorme differenza tra quell’incontro e quelli che in precedenza avevo avuto con altri dirigenti sportivi: quello breve, quasi telegrafico, incentrato su obiettivi e condizioni per il loro conseguimento, nessuno spazio ai fronzoli, zero chiacchiere… gli altri interminabili, spesso in ristoranti modaioli, interamente passati a ricevere complimenti di prassi e noiose illustrazioni del palmares del club di turno.
Il Prof. Mistrangelo,
l’allenatore che ha coniugato con successo capacità tecnico-tattiche e filosofia politica, meritevole alchimia che ne ha fatto l’unica costante tecnica dei successi pallanuotistici savonesi.
Di lui mi colpì il fatto che, come tutti gli allenatori, aveva un grandissimo desiderio di vittorie, ma, a differenza dei suoi colleghi, privilegiava, prima ancora dei risultati, la preparazione, la competenza e la professionalità per ottenerli.
I Compagni,
quel gruppo di formidabili atleti formatisi nei settori giovanili della Rari che, uniti ad una manciata di “professionisti” della pallanuoto, nel giro di pochi mesi stamparono pagine indimenticabili dello sport nazionale ed internazionale.
Di ognuno di loro potrei citare nome e ruolo, o decantarne le doti e i talenti agonistici che ne facevano (e per uno di loro ne fanno ancora…) i fuoriclasse che ho avuto l’onore di affiancare in vasca, oppure potrei raccontare gli infiniti aneddoti accumulatisi in quei meravigliosi quattro anni vissuti insieme, ma non renderei il giusto merito a quello che considero il vero segreto e il tratto distintivo della Società biancorossa di ieri, di oggi e di domani: lo spirito di Squadra!!!
I Collaboratori,
tutti coloro che hanno avuto ( e che alcuni di loro continuano tuttora ad avere…) un ruolo determinante nell’universo Rari, anche se magari lontano dalle luci dei riflettori.
Sarà ormai chiaro che queste poche righe non volevano ripercorrere i trionfi di quegli anni, né narrare le gesta individuali che a quei successi portarono, ma semplicemente rendere omaggio a quello che personalmente ritengo il merito più importante della Rari: FORMARE!!!
Negli anni della mia permanenza a Savona, ho avuto il privilegio di comprendere il reale significato di “vittoria”, vivendo quotidianamente l’impegno, silenzioso, capace e puntuale di un gruppo di persone mosse da un obiettivo comune, programmato e condiviso.
Ritengo infatti che mai come in questo periodo, sia fondamentale parlare di ciò che conduce ai successi e che di essi è la vera sostanza, piuttosto che dei successi in sé e quindi di serietà, impegno, sacrificio, cultura del lavoro, merito, lealtà, dignità, decoro…
Beh, nei miei ricordi tali termini hanno il volto dei vari Giuseppe, Claudio, Giovanni, Bruno, Mimmo, Freccia, Laura, Massimo, Valentino…
Grazie Rari e 1000 di questi giorni!!!
Massimiliano Ferretti
(Nella foto in alto un primo piano di Massimiliano Ferretti).