Solo dopo le parole di “invito” di Claudio a dare un mio piccolo contributo di ricordi sulla pallanuoto, mi accorgo, tornando indietro con la memoria negli anni, della fortuna che ho avuto vivendo in prima persona, come nuotatrice dell’Amatori Nuoto Savona e come la “ragazza” di uno dei suoi già bravi nuotatori, Gigi Faucci (Campione Italiano Juniores 100 Rana e Farfallista in eterna competizione con Dennerlein; diventato poi Pallanuotista come avveniva in quei tempi ed infine allenatore delle nuova leve).
Era il 1956, lui nuotava da alcuni anni, io iniziavo e non avevo ancora 14 anni.
Anni importanti che hanno buttato le basi indistruttibili e fantastiche di quello che è diventato poi, in questi ultimi 30 bellissimi anni, il movimento natatorio-pallanuotistico forse inimmaginabile per i savonesi, con la realtà di un crescendo di successi.
Gli anni ’50, con la piscina scoperta da 25 m. dei Bagni Sport, segnano un traguardo eccezionale per l’allora unica squadra A.N. Savona, nonostante l’acqua fredda e il cloro buttato a secchiate dal “bagnino Casagrande” col bidone verso le 16,30 massimo 17, mentre noi volevamo ancora nuotare ! I nostri allenamenti erano solo estivi. D’inverno si andava “ogni tanto” ad Albaro in vasca coperta e ci sentivamo molto fortunati, bravi e poi tanto contenti per poterci ritrovare “insieme” in corsia. Per citare solo i migliori ricordo Andrea Dotta, poi morto sugli sci, Ugo Noberasco delfinista, Fabrizio Feltri dorsista, il Prof. Mantero, Adriana Fragiacomo, il cui padre Prof. Guido Fragicomo era il nostro bravo e già moderno allenatore. Gare Regionali, Qualificazioni agli Italiani, le classiche gare estive con i “Piemontesi Sordomuti”.
Dopo gli anni natatori i nostri atleti maschi passano alla Pallanuoto e creano un bellissimo gruppo dando il via al movimento pallanuotistico savonese. Qui si aggiungono nomi importanti come Mario Fava, centroboa fortissimo, Marco Brazzino portiere in alternanza con Claudio Tyrolt, che a ogni goal gridava “bellu tiu” mentre si inabissava e ancora IL LOMBARDO Alfredo Machi. Le partite si giocavano in mare nei porticcioli con le onde che facevano salire e scendere le porte del campo, gli scoglietti pieni di ricci che si infilavano regolarmente nei piedi dei giocatori ogni partita. Arenzano, Imperia, quante partite, quanti arbitri salvati su una barchetta e portati via dagli organizzatori lontano dalle ire e dagli insulti in ligure dei tifosi ! Cose veramente di altri tempi che sembrano lontanissimi, come noi “fidanzatine” che (vedi foto) cucivamo gli accappatoi dei nostri ragazzi (durante i loro allenamenti) sulle gradinate !
Poi, negli anni ’60, piano piano arrivano i rincalzi coi giovani che cominciano a sostituire i “vecchi”: Mistrangelo, Recagno, Ghersi, Alessio Feltri, Alluigi e poi tanti altri … è il periodo che i più grandi smettono e diventano dirigenti aiutando Caviglione, Ubaldo Feltri, Giovanni Selis. Gigi Faucci, invece, si inventa allenatore della squadra dei nuovi giovani pallanuotisti, ma per pochi anni: è, infatti, in arrivo Cola.
Da parte di tutti tanti sacrifici, abnegazione e impegni anche economici pur di andare avanti.
Ma è proprio negli anni ’70, con la costruzione della piscina del Prolungamento (m. 25 coperta!), ignorando i mugugni di tanti savonesi: “a cosa serve la piscina, abbiamo il mare!”, che è iniziato il vero sviluppo degli sport natatori in Savona, con l’impegno di Lelio Speranza, la presenza solerte del geom. Petri, la carica di entusiasmo travolgente del Dott. Selis, le storiche segretarie tuttofare: le sorelle Sinopia e la Maggì !
Tutto questo, oggi, sembra leggenda, ma sono ricordi che, per chi li ha vissuti, “scaldano il cuore” e su quella quasi “irreale realtà” ha preso vita e si è evoluta la pallanuoto a Savona.
Un pensiero per concludere: tre nomi per me sono fondamentali per la strada sempre in ascesa anche se non sempre facile della nuova società che poi è diventata la Rari Nantes: Giovani Selis, Bruno Pisano e quel giovane degli anni ’60 Claudio Mistrangelo ed il “miracolo” di averlo SEMPRE avuto in tutti questi anni presente e prezioso preparatore di vivai oltre che di campioni.
Laura Losito Faucci
La biografia di Laura Losito Fucci appartiene alla storia della Rari Nantes Savona. Come quella del compianto marito Dott. Luigi Faucci. I due si conobbero in piscina e la loro storia personale si è sempre fusa con il nuoto e la pallanuoto, prima come atleti, poi come allenatori (lui, il dottore, è stato anche mio allenatore) e infine come dirigenti. Quando la società nel 1977 si divise in due trasformando le due sezioni in due società distinte, l’ANS che praticava il nuoto e la Rari che sviluppava la pallanuoto, loro presero la strada del nuoto e di quella società sono stati assoluti protagonisti ricoprendo la carica di allenatori e di presidenti. Ora Laura è tornata da noi come dirigente della scuola nuoto della nuova piscina Zanelli e come pluricampionessa del nuoto master. In questo suo pezzo rievoca il lontano passato della società unica e unita, quando i nuotatori facevano anche i pallanuotisti ed i pallanuotisti anche i nuotatori. Quando le giovani atlete nuotavano sfidando il freddo della piscina Aurelia e cucivano gli accappatoi dei loro ragazzi sulle gradinate. Altri Tempi.
Claudio Mistrangelo