PALI IN SUPERIORITÀ NUMERICA – PRIMA PUNTATA
Area Tecnica: “I Pali” in superiorità numericaContinuano gli approfondimenti di Claudio Mistrangelo per Area Tecnica. Oggi pubblichiamo la prima di una serie di puntate dedicate ad un aspetto squisitamente tecnico della pallanuoto: i “Pali” in superiorità numerica. PREMESSA ATTUALEIl lavoro sui “Pali” in superiorità numerica è del 2009 e avrebbe dovuto far parte del DVD che il S.I.T. stava approntando per il convegno 2010 dei Tecnici.Poi non fu completato a favore del lavoro sul centroboa che abbiamo già pubblicato su questo sito (e che è apparso anche su altri siti).Questa modestissima fatica sui “Pali” fu realizzata, meglio e pure supportata da un DVD, da Sandro Bovo, allenatore del Brescia, per il S.I.T. e per il convegno dei Tecnici 2011.E’, quindi, assoluto narcisismo da parte mia pubblicare questa piccola cosa, più modesta e antecedente.
Il lavoro verrà inserito su Area Tecnica a puntate perché lungo e pesante. Infatti, pochi argomenti più di questo sono difficili, quasi impossibili ad una trattazione scritta.
Tipica situazione di azione – reazione trova più facile esplicazione alla lavagna, nei video, nelle simulazioni computer, insomma in qualcosa che ne riproduca la dinamicità. Eppure qualcosa si può ottenere anche dalla parola scritta. Infatti, lo scritto obbliga ad una razionalizzazione a step, che chiarisce i concetti base proprio perché statica.
Non era Fritz Dennerlein che sosteneva per certe situazioni tattiche la superiorità della foto rispetto alla TV ?
(Ringrazio ancora per le schematizzazioni grafiche Jari Gatti).
INDICE
1. IL QUADRO STRATEGICO pag. 4
1.1 IMPORTANZA SUPERIORITÀ NUMERICA pag. 4
1.2 MOTIVAZIONI STRATEGICHE pag. 4
1.3 IMPLICITA PREMESSA pag. 4
1.4 QUALE TIPO DI SUPERIORITÀ pag. 4
1.5 LE COMBINAZIONI D’ATTACCO pag. 4
1.6 TATTICA INDIVIDUALI pag. 5
1.7 IMPORTANZA DEI PALI pag. 5
2. SCHIERAMENTI E MOVIMENTI PIÙ USATI IN
SUPERIORITÀ NUMERICA pag. 6
3. TATTICA INDIVIDUALE pag. 11
3.1 TERMINOLOGIA pag. 11
3.2 PRIMO CONCETTO BASE: LA RICERCA DELLO SPAZIO pag. 12
3.2.1 Un esempio pag. 12
3.2.2 Un secondo esempio pag. 13
3.2.3 Alcune considerazioni pag. 15
3.3 SECONDO CONCETTO BASE: LIMITE DELLO SPAZIO LIBERO pag. 16
3.4 TERZO CONCETTO BASE: L’ALLINEAMENTO DEI PALI pag. 18
4. SCELTE TATTICHE DI PALO 5 pag. 20
4.1 SUPERIORITÀ NUMERICA 4-2 pag. 20
4.2 SUPERIORITÀ NUMERICA 4-2 CON USCITA
DALLA LINEA DI POSIZIONE 4 pag. 20
4.3 IN ATTACCO 4-2 CON ROTAZION IN 3-3 pag. 23
4.4 FINESTRA SULL’ARBITRAGGIO pag. 25
4.4 LE SCELTE TATTICHE DI PALO 1 pag. 26
5. LA TECNICA DEI PALI pag. 27
5.1 METODOLOGIA pag. 27
5.2 L’ASSETTO NELLA CONCLUSIONE pag. 27
5.3 L’ASSETTO NELLA RICEZIONE: LA MINIMA MODIFICAZIONE pag. 29
5.4 LE MODIFICAZIONI DELLA MINIMA MODIFICAZIONE pag. 30
5.5 L’ASSETTO NEL MOVIMENTO pag. 30
5.5.1 Lo scivolamento pag. 30
5.5.2 Trazione pag. 31
5.5.3 Trudgeon pag. 31
5.5.4 Rotazione pag. 32
5.6 PALO 1: UN ASSETTO LIMITE pag. 32
5.7 PALO 1: UN SECONDO ASSETTO LIMITE pag. 33
6. LA FASE REALIZZATIVA pag. 34
6.1 LA SCHIACCIATA pag. 34
6.2 6.2 LA DEVIAZIONE AL VOLO pag. 35
Capitolo 1: IL QUADRO STRATEGICO
1.1 IMPORTANZA SUPERIORITÀ NUMERICA
Il peso percentuale delle reti in superiorità numerica è talmente rilevante nelle partite di alto livello o, comunque, importanti che si è soliti dire che tutto si decide a uomo in più e in meno.
1.2 MOTIVAZIONI STRATEGICHE
Ciò è dovuto, infatti, alla ricerca, da parte di tutte le squadre di alto livello, di ridurre al massimo le reti subite in parità numerica (da centroboa, da contropiede…). Questa ricerca conduce a portare al più alto livello l’aggressività della difesa nelle fasi di pressing e nel controllo del centroboa e a ridurre l’esposizione dell’attacco ai contropiedi avversari attraverso la limitazione delle entrate, dei blocchi, del movimento offensivo in generale. La parola chiave è controllo: il gioco deve stare nei binari previsto. Deve portare a situazioni conosciute e perfezionate nelle lunghe fasi della preparazione tattica.
1.3 IMPLICITA PREMESSA
Un’implicita premessa di tale scelta consiste nell’idea, troppe volte rivelatasi giusta, che gli arbitri più di tante espulsioni non possono dare e che, comunque, non possono assegnare una grande differenza di espulsioni temporanee tra le due squadre. Fino a che tale convinzione avrà ragione nessun cambiamento di regolamento impedirà un gioco distruttivo alla ricerca dell’inferiorità numerica. Non è il regolamento, non è quella o quell’altra regola il problema,. Il problema è la gestione arbitrale delle partite.
1.4 QUALE TIPO DI SUPERIORITÀ
La superiorità numerica 6 contro 5 posizionale è una delle situazioni di superiorità numerica presenti o ipotizzabili in una partita. Altre possono essere:
– 6 contro 5 (ma anche 5 contro 4,…) da contropiede
– espulsione a favore del centroboa senza la palla
– 3 contro 2 da “ritardi” difensivi su difesa zona, ad es. zona M
– 4 contro 3, 3 contro 2, da espulsione temporanea contro squadra a pressing molto aggressivo e largo.
Quindi: in questo capitolo si parlerà solo della superiorità numerica 6 contro 5 da espulsione di un difensore in situazione di 6 contro 6 e, soprattutto, del ruolo dei “Pali” (attaccanti in prima linea di fronte alla porta) in tale situazione.
1.5 LE COMBINAZIONI D’ATTACCO
La fantasia degli allenatori si è sbizzarrita nella costruzione tattica della superiorità numerica.
Già M. Maioni nel suo “Corso di Pallanuoto” (Roma 1969-70) trattava di schieramento 3-3, 4-2 e di un 3-3 che diventa 4-2. Diciamo che nel corso del tempo le varianti proposte dagli allenatori sono state tante e tali che Lino Repetto nel 1990 rinunciava all’argomento proprio perché lo riteneva “troppo soggettivo” (L. Repetto ‘Pallanuoto: storia e tecnica 1990).
Volendo solo limitarci al presente, possiamo vedere una tendenza a: 4-2; 4-2 che diventa 3-3; 4-2 con uscita della prima linea di un estremo (rotazione); 4-2 che diventa 3-3 che diventa 4-2 dall’altro lato; rotazioni totali di tutti i giocatori o parziali, blocchi in rotazione…
1.6 TATTICA INDIVIDUALE
È evidente che qui tratteremo solo gli schieramenti più adottati perché ci interessa un altro aspetto: la tecnica e la tattica individuale dei due giocatori che fronteggiano la porta nel 4-2 (che non diventa 3-3, che diventa 3-3, che torna 4-2…) che saranno molto spesso denominati semplicemente Pali. Perché si è molto detto e molto si dice e si inventa sullo schema, ma meno si dice e meno si lavora sulla tecnica e sulla tattica individuale sia degli esterni sia dei “Pali”. Questo, e soprattutto questo, dovrebbero, invece, fare gli allenatori delle giovanili. Il soggettivismo della tattica collettiva può soddisfare la creatività dell’allenatore, ma frena la crescita del giovane pallanuotista.
Quindi: che deve fare un palo (tattica individuale) in relazione alla situazione di superiorità numerica e come lo deve fare (tecnica): questo è il tema. E, anche riducendolo a questo, non si potrà esaurire un argomento che, essendo tipicamente di azione/reazione dell’attacco e della difesa, presenta tantissime variabili.
1.7 IMPORTANZA DEI PALI
È comune affermare che buoni tiratori fanno buono l’uomo in più o che senza tiratori non c’è schema in superiorità che valga. Tutto vero, ma qui ci interessa un’altra ovvietà un po’ meno conosciuta: buoni tiratori hanno bisogno di buoni “Pali” e buoni “Pali” di buoni tiratori.
Il carattere lapalissiano dell’affermazione contiene più di quanto sembri, ma qui preme solo sottolineare l’importanza dei Pali. Infatti senza buoni Pali (e vedremo che cosa significa) i difensori possono praticare una difesa aggressiva sui giocatori esterni attaccando il possessore di palla o addirittura tutti gli esterni e obbligando a una conclusione affrettata, sbilanciata…
Capitolo 2: SCHIERAMENTI E MOVIMENTI PIÙ USATI IN SUPERIORITÀ NUMERICA