Aspetti tecnici e organizzativi di una scuola di pallanuoto

ASPETTI TECNICI E ORGANIZZATIVI DI UNA SCUOLA DI PALLANUOTO

Intervento di Claudio Mistrangelo al Convegno Allenatori di Pallanuoto che si è svolto dall’11 al 13 novembre a Chianciano.

La relazione è basata sul progetto tecnico della Rari Nantes Savona. Tale progetto è, al momento, un vero e proprio work in progress, perciò alcune delle affermazioni che seguono sono in corso di revisione, mentre altre rappresentano convinzioni ormai radicate di chi scrive.

SCUOLA DI PALLANUOTO:

• A Savona per scuola di pallanuoto si intende l’intero processo di FORMAZIONE dal Pallanuotando alla 1^ Squadra
• La definizione che noi diamo di scuola di pallanuoto è, infatti, la seguente:
Federazione, società, … che persegue la FORMAZIONE del pallanuotista attraverso una precisa PROGRAMMAZIONE, cioè attività (di analisi, istruzione, allenamenti, gare, …) ORDINATE in modo METODICO NEL TEMPO.

• Quindi in questo caso:
Il processo di FORMAZIONE, dal reclutamento alla 1^ Squadra, è la materia e l’oggetto dell’attività della scuola e, quindi, contiene la “scuola nuoto / pallanuoto” intesa come tratto compiuto: deve insegnare a “muoversi liberi” nell’acqua.
• La scuola è cosa diversa da una filosofia di gioco, in quanto è la FORMAZIONE di giocatori secondo una filosofia di gioco e di giocatori secondo un modello di giocatore (e di atleti secondo un modello di atleta).
• La scuola di pallanuoto, così intesa, è cosa diversa da un settore giovanile. Perché:
a) nella scuola non solo è inserita, ma è RIFERIMENTO PRIMARIO la squadra assoluta (completa il percorso formativo);
b) la scuola:
1- precisa le sue finalità (formazione di giocatori);
2- definisce le vittorie giovanili come MEZZI e non FINI;
3- chiarisce le tappe di formazione.

In particolare il punto 2 cambia totalmente le prospettive di lavoro:
a) ricerca della vittoria, ma “nessuna” deroga dal programma
b) ricerca del talento, non del più bravo

• La scuola non è un allenatore: garantisce l’intercambiabilità. Cioè garantisce il ricambio non solo dei giocatori, ma anche dei TECNICI.

Si occupa DELLA LORO FORMAZIONE che è parte integrante della scuola (aggiornamento compreso).

Produce e si autoriproduce.

LE FINALITA’

Solo se so dove voglio andare, capisco che strada devo percorrere.
Il traguardo indica il percorso:

• Cha gioco ipotizzo ? ———— Modello di gioco
• Che giocatore ipotizzo? ———— Modello di giocatore
• Che atleta ipotizzo ? ———— Modello di atleta

Da queste risposte derivano i PREREQUISITI per la squadra assoluta.

PREREQUISITI: ESEMPIO (si sottolinea ESEMPIO)

• Requisiti tattici individuali:
– Marcare il centroboa in difese principali
– Difendere/attaccare il pressing e la zona
– Attacco/difesa posizionale U +/-, movimento dei pali
– …

• Requisiti fisici:
– “Tolleranza” al nuoto in vari regimi
– Corretta esecuzione dei principali esercizi di pesistica
– …

• Requisiti morali:
– Presenza
– Impegno
– Puntualità
– …

LE TAPPE EVOLUTIVE

• Partendo dai prerequisiti vanno fissate le tappe di sviluppo avendo come parametro di riferimento le FASI SENSIBILI.

• Fasi sensibili: sono periodi dello sviluppo particolarmente favorevoli per la formazione di determinati fattori della prestazione motoria – sportiva, nei quali, cioè, l’ALLENABILITA’ è particolarmente elevata (es. capacità coordinative in tutte l’età infantile)

• Ciò che apprende Pierino, probabilmente Pietro non l’apprenderà più.

LA PROGRAMMAZIONE(in corso di revisione)

Le TAPPE sono caratterizzate da obiettivi primari diversi, dalla PREVALENZA di alcuni contenuti e di alcune specificazioni di contenuti (es. di forza, di resistenza).
Perseguono le FINALITA’ ULTIME, ma seguono:
1) le FASI SENSIBILI
2) la DIDATTICA DELL’ESERCIZIO

Esempio:

• 4 – 7 anni: apprendimento del nuoto e dei movimenti “liberi” in acqua
• 7 – 10 anni: età del gioco libero
• 11 – 12 anni: fondamentali situazionali
• 17 – 20 ani: volume e specializzazione

Fascia di età

Nuoto

Secco

Tecnica

Tattica

Under 10

Tecnica di

nuoto

Mobilità articolare e piccola forza

Fondamentali postura

Gioco libero

Under 13

Nuoto

pallanuoto

Mobilità articolare e piccola forza

Fondamentali a-situazionali

Gioco “libero”

Under 15

Velocità

Preatletismo

Fondamentali situazionali e tattica individuale

Gioco con temi offensivi e difesa semplice

Under 17

Velocità/RV

Apprendimento pesi

Tattica individuale

Gioco con temi tattici anche difensivi

Under 20

Soglia

VO2

Pesistica FM

Tattica individuale in situazioni complesse

Forza specifica

Gioco con ruoli (1^ Squadra)

La libertà di insegnamento/allenamento dell’allenatore dovrebbe consistere nel COME insegnare, non nel COSA e ancora meno nel QUANDO. Diciamo ai giocatori: fai parte di una squadra.
Dobbiamo dire agli allenatori la stessa cosa.

RECLUTAMENTO E SELEZIONE

Se è vero che è dal traguardo che si capisce il percorso da fare, è vero anche che i primi passi sono di enorme importanza.
Un buon reclutamento è una discreta garanzia di successo.
Le fonti di reclutamento sono:

• La scuola nuoto (anche nelle versioni “pallauotando”)
• Le leve
• I tornei Open
• Domanda spontanea
• …

La ricerca del talento

La promozione del talento e la selezione sono la stessa cosa.
TALENTO può essere definito chi si distingue per un livello superiore alla media nei risultati e nelle prestazioni che sono importanti nel nostro sport. Banalmente chi è portato per la pallanuoto.
Ma individuarlo non è facile mai perché:
• l’individuazione del talento è un processo dinamico che si realizza nell’allenamento;
• il rapporto esistente tra la prestazione iniziale e quella finale è minore di quanto viene supposto.

Metodi:

• Selezione primaria: qualità immediatamente identificabili e vincolanti (età, acquaticità, statura, …)
• Selezione secondaria: più aperta (es. alla visione di gioco, ai ritmi di sviluppo, …)

La scelta tra i due metodi è nella realtà spesso legata al rapporto tra domanda (di iscrizione) e offerta (degli spazi disponibili). Andrebbero in verità posti come prima e seconda tappa della selezione.
La tematica del talento ha un carattere di prospettiva.
Non bisogna ricercare i migliori giovani ma quelli che domani saranno i migliori !

LO SPAZIO

• La scuola nuoto è prima di tutto uno SPAZIO ORGANIZZATO.
Alla scuola di pensiero può bastare un portico, si può fare l’università online, ottenere un diploma per corrispondenza. Per imparare a giocare ci vuole un “campo”.
• Nella realtà lo spazio è un’alternanza organizzata di corsie e “campo”.
• Quali spazi ? Quanti ?
Spazi anche minimi, ma tali da consentire il rispetto della programmazione.
Ad esempio: è mia convinzione che in percentuale ci vogliano più corsie a 17 ani che a 8 anni !
• Per fare un scuola ci vogliono spazi.
• Per dividere gli spazi in modo metodico ci vuole una scuola
La divisione degli spazi: l’aspetto più evidente dell’identità e del livello di una scuola.
• La divisione degli spazi deve essere “elastica”, come quella degli orari
(esempio dell’organizzazione di due settimane a Savona).

 

 

LA QUESTIONE ECONOMICA

· Insieme al reclutamento è la questione più complessa, teoricamente definibile solo dal momento in cui sono stati decisi i (contestati) parametri di svincolo.

Impressioni:

· La scuola per la A 1 è economicamente conveniente in fase di mercato “alto”, non in fase di mercato “basso”.

· Altri aspetti (identità sportiva, radicamento nella comunità, peso politico, formazione dirigenti) rappresentano la Vera Forza Economica di una scuola.

OBIETTIVI EDUCATIVI E REGOLE DISCIPLINARI

· Una scuola non può essere solo selezione

· I valori agonistici che forniamo a TUTTI sono importantissimi e ci costano fatica, disciplina, rigore, risorse, …

· Grave errore non sottolineare l’importanza del percorso educativo.

Funzioni educative

· Risposta a bisogni primari (ludico ed agonistico)

· Impegno

· Attività fisica sana, multiforme, …

Valori educativi

Formazione attraverso i valori dell’agonismo (che non sono prerequisiti ma obiettivi):

· La conoscenza degli altri nella forma di avversario

· La disciplina (puntualità, presenza, non protestare)

· Rispetto del compagno (anche di quelli meno bravi)

· Capacità di relazionarsi ad un progetto comune (spirito di squadra)

· Consapevolezza dei propri mezzi e dei propri limiti

· Strategie per migliorarsi

· Differenza tra voglia e volontà

· Controllo del successo e dell’insuccesso (R. Kipling: insegna nella sala di attesa del Center Court di Wimbledon)

PROIEZIONI CULTURALI

Lo sport di alto livello crea problemi e offre/tenta soluzioni che hanno una ricaduta anche in altri ambiti della Società Civile (es. la gestione di un gruppo)

La Scuola di Pallanuoto analizza, studia, si propone anche come Agenzia Culturale (es. organizzazione convegni)