Il tattico

Continuano i ricordi che hanno reso grande la storia della Rari. Oggi è la volta di BUBU BUSCAGLIA, stimato cardiologo, che della Rari di qualche anno fa fu assoluto protagonista.

La mia RARI inizia nel lontano 1973 quando, convinto dall’allora allenatore Gino Cola e dal dottor Selis, decisi di trasferirmi dalla gloriosa Mameli di Voltri all’AMATORI SAVONA.

Avevo appena partecipato, in forma peraltro poco influente, alla promozione in serie A della mia vecchia squadra voltrese ed accettai l’invito a trasferirmi pensando di terminare in una serie inferiore la mia poco gloriosa carriera.

Non sapevo che sarebbe iniziata una mia nuova e bellissima esperienza sportiva e di vita, culminata nel giro di tre stagioni con un ritorno nella serie che avevo lasciato, dopo due trionfali promozioni vissute da protagonista.

Erano gli anni di Gino Cola, affiancato poi dal fratello Angelo, dei fratelli Bragantini, di Sergi e di tanti altri bellissimi personaggi.

I ricordi sono tanti ed indelebili, ma quello che più mi emoziona e mi inorgoglisce è un mio gol segnato nel concentramento di Lodi al Genoa Nuoto, squadra che ci era in quel momento sicuramente superiore. Nelle sue fila militavano giocatori diventati poi famosi.

In quella partita Gino Cola, grande campione allora quasi quarantenne, annullò la stellina avversaria Dellehaie (“Dellagiaie, u cummu cassu se ciamma”) ed io segnai un gol da lontano al bravissimo Tiro, diventato in seguito uno dei più bravi portieri della serie A.

Quella vittoria, insieme ad un gol segnato su colombella due anni dopo da Claudio Mistrangelo al Fanfulla di Lodi sono stati momenti importantissimi, senza i quali forse la bellissima storia della RARI poteva cambiare.

Giocai ancora qualche stagione in serie B relegato giustamente in panca dall’esplosione dei giovani fenomeni (Zunino, Pisano e Falco 2 – il più forte di tutti-) che in seguito vinsero tutto.

Non ho citato volutamente prima tre persone: Carlo Salino, Fulvio Falco e Giovanni Selis.

A Carlo Salino, diventato in seguito il miglior arbitro italiano, dal carattere ruvido come il mio, e cuore grande, mi lega un rapporto bellissimo che coinvolge le nostre famiglie

Fulvio Falco da allora è il mio più grande amico, e con lui ho contatti quotidiani. Per capire quanto siano stati importanti quegli anni basta dire che le nostre telefonate, a trent’anni di distanza, iniziano ancora con “Porcu ken”, modo di dire di un nostro compagno di allora.

Il dottor Selis è stato mio maestro e sicuramente una delle persone più importanti della mia vita professionale. Sono orgoglioso di averlo assistito sino alla fine dei suoi giorni.

Dopo trent’anni sono tornato a frequentare la vasca di corso Colombo per motivi fisioterapici (quanto è duro nuotare!) e contemporaneamente e non conseguentemente ho ripreso a frequentare il grande Claudio Mistrangelo. I nostri incontri conviviali sono a base di “poco” cibo e tanta pallanuoto. Mi sorprende e mi stupisce come lui, allenatore che ha vinto tutto in Italia e in Europa, ricordi ancora meglio di me episodi ed aneddoti di quei lontanissimi anni. Segno forse che quei periodi sono stati importanti e bellissimi non solo per me.

Giovanbattista “Bubu” Buscaglia

(Nella foto in alto la formazione che nel 1975 conquistò la promozione in Serie B. Si riconoscono in piedi da sinistra: Angelo Cola, Sergi, Luigi Cola – allenatore – Bragantini, Salino, Mistrangelo. Accosciati da sinistra: Stefano La Cava, Bortoletto, Zunino, Buscaglia, Fulvio Falco).

La pallanuoto fino al 1972 l’avevo vissuta, anche con la guida di Luigi Cola, come puro sport di situazione: era un gioco e come tale fatto di situazioni impreviste e imprevedibili, mai uguali, così che bisognava essere pronti e svegli a trovare la soluzione migliore a quanto capitava al momento. Anche i ragionamenti tattici erano solitamente legati a situazioni di gioco estreme: nel caso di espulsione in coppia del portiere e di un attaccante avversario chi ci guadagna ? oppure: se mancano 1 minuto e 20 secondi alla fine e siamo + 1 essendo il possesso della palla … Insomma: casistica.

Luigi Cola era il re di questa pallanuoto situazionale. Era svegli,o pronto, reattivo e pretendeva che lo fossimo anche noi. La tattica come costruzione di un gioco che non elimina ma riduce l’elemento situazionale, che crea una trama e dei ruoli da seguire l’ho scoperta con Bubu Buscaglia.

Proveniva dalla Mameli (allora in A) ostacolato nella direzione di una carriera pallanuotistica più prestigiosa dallo studio della medicina e da una feroce concorrenza di talenti in casa voltrese. Savona lo catturò grazie alla prontezza di Giovanni Selis (e del “colpo di mercato” Giovanni, che poi di Bubu sarebbe diventato grande amico, si vantava spesso), ma forse anche grazie ad una bionda fanciulla vadese con la quale il dott. Buscaglia continua oggi a dividere la vita.

Per noi, e soprattutto per me, fu una fonte conoscitiva fondamentale. Con lui io scoprii cos’è l’organizzazione del gioco, quanto faciliti il compito dei giocatori e quanto permetta di utilizzare giocatori non eccelsi o non bagasci. Estroso (meritò anche lui la qualifica “coliana”), buon nuotatore, si impose tra noi come giocatore di qualità superiore.

Quando iniziai l’avventura di allenatore delle giovanili collaborò con me ed il suo merito in quell’impresa che divenne la Rari dei ragazzini terribili fu, soprattutto all’inizio, molto importante, sicuramente molto di più di quello che gli è stato riconosciuto.

Con lui tre anni di successi dalla D alla B con Cola allenatore, una grandissima amicizia e una frequentazione quotidiana. Anche se poi ci siamo un po’ allontanati e solo ora ci siamo ritrovati, il mio cuore e … la sua circolazione sono sempre stati suoi, del cardiologo, dott. Giovanbattista Buscaglia per gli amici Bubu.

Claudio Mistrangelo

La squadra che conquistò la promozione in Serie C nel 1973. Bubu Buscaglia è il terzo accosciato da sinistra.
1976 – Serie B. In piedi da sinistra: Fulvio Falco, Mistrangelo, Sergi, Stefano La Cava, Bobo Bragantini, Salino. Accosciati da sinistra: Zunino, Fabrizio Falco, Otello Bragantini, Luciano Cucchia – allenatore – Palli, Buscaglia.
1978 partita a Voltri contro l’Andrea Doria. In piedi da sinistra: Mistrangelo, Pisano, Bragantini, Crapiz, Zunino, Salino, Stefano La Cava. Accosciati da sinistra: Fabrizio Falco, Caputo, Buscaglia, Bertolotto, Fulvio Falco.